martedì 9 giugno 2020

step #25: SINTESI

Cari lettori, siamo arrivati alla fine di questa nostra avventura alla ricerca di più informazioni possibili sul verbo DIVERTIRE ed è giunta l'ora di tirare le somme di quanto abbiamo analizzato...

Questo blog presenta un’analisi che spazia in diversi contesti. Si comincia con la definizione del significato della parola, partendo dalla lingua latina, proseguendo con la lingua italiana ed allargando poi la visione ad alcune lingue straniere.

L’analisi prosegue con l’ambientazione storica. Nell’Antichità, così come nei periodi dal ‘500 al 1600, Settecento, Ottocento, Novecento, la tecnologia veniva utilizzata dall’uomo per creare occasioni di svago sempre più sofisticate con l’evolversi della tecnica. Conseguenze di questa evoluzione sono per esempio il turismo, l'industria delle macchine e alcuni brevetti relativi al deltaplano.

Si arriva quindi al periodo attuale della Pandemia, dove il verbo DIVERTIRE rappresenta una distrazione da una realtà difficile ma anche la possibilità di cambiamento positivo. Viene inoltre presentato un fatto di cronaca legato alla Movida irresponsabile dei giovani a Torino.

Oggi con i nuovi materiali, le nuove tecnologie e internet le possibilità di divertimento sono tantissime ed il futuro ha potenzialità enormi

In ambito culturale, l’idea del verbo DIVERTIRE si ritrova nei miti antichi, nella Letteratura Narrativa, come nel Decameron del Boccaccio, nella Poesia, un esempio è il componimento “Lasciatemi divertire!” di Palazzeschi, nella Pittura, vd. il quadro “Ballo al Moulin Rouge” di Toulouse-Lautrec, nella musica classica, con il “Divertimento” di Mozart, nel cinema, memorabile la scena TOGA TOGA! nel film Animal House, nella Pubblicità per es. Aperol Spritz, Coca Cola e Fiat Punto.

In ambito scientifico il divertimento è la base per lo sviluppo di nuove discipline come La Gelotologia e la Clownterapia. La Psicoanalisi considera il divertimento come elemento essenziale per il nostro benessere, lo mette in relazione con il concetto di felicità e ne valuta l’effetto benefico sulle nostre prestazioni.

L’esposizione propone anche momenti di divertimento. Si gioca con la fantasia per immaginare una leggenda sulle origini del verbo, creare un’immagine simbolo, inventare un’innovazione futura e come pubblicizzarla, compilare un Abbecedario. Infine viene eletto come testimonial Walt Disney, genio del divertimento e della fantasia.

I contenuti dello studio sono stati infine rappresentati graficamente in una mappa concettuale.

Ora non mi resta altro che salutarvi, e quale potrebbe essere modo migliore per farlo se non citandovi il grande Patch Adams?

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