domenica 26 aprile 2020

PANDEMIA...divertiamo dal passato e ricostruiamoci il futuro!

La pandemia di COVID-19 ha mostrato un'impreparazione dei governi di tutto il mondo
nell'affrontare una simile emergenza. All'inizio si è tentato istintivamente di difendere lo stile di vita normale e il sistema produttivo. Tutti si sono trovati spiazzati nel tentativo di elaborare quanto stava accadendo. Molti hanno visto nella pandemia il momento della verità, percepita da ognuno secondo le proprie idee e convinzioni, e le reazioni sono state diverse: alcuni hanno mostrato solo puro allarmismo, altri invece hanno preso coscienza che questa potrebbe essere un'occasione per "divertire" dal passato, cambiare rotta poiché tornare alla vecchia normalità potrebbe essere l'errore più grande da fare.
In questa situazione così complessa e ancora tutta da capire, ci domandiamo se in futuro le cose andranno peggio o meglio di prima, ma le informazioni sono ancora incerte per tutti. Bisogna quindi ora più che mai diffidare delle certezze individuali (anche di intellettuali e scienziati autorevoli) e privilegiare il confronto critico, paragonando le reazioni dei vari paesi con culture e sensibilità diverse e cercare un punto di incontro. Solo in questo modo si potrà leggere qualcosa del nostro futuro. 


Le immagini delle città deserte in questo periodo rimarranno sicuramente nella storia, dando l'idea di sospensione della vita, quasi un punto-zero della civiltà che però può anche essere anche inteso come un'occasione per ripartire e dare inizio ad una nuova società migliore e più attenta alle necessità sia dell'uomo che dell'ambiente, cosa di cui si parla molto in questi ultimi tempi.
La pandemia quindi può essere percepita come una svolta storica da diversi punti di vista. Prima di tutto bisogna sottolineare come la crisi del mercato abbia sferrato un duro colpo al sistema capitalistico globale. Ciò che prima d'ora era ritenuto impensabile per economisti e investitori si è realizzato: pagamenti universali, finanziamenti dei debiti pubblici da parte delle banche centrali sono avvenuti con una rapidità mai vista prima d'ora.
Altro elemento di riflessione è la contrapposizione fra la tragedia delle migliaia di morti causati dal virus e l'eccitazione per l'idea che la natura si sta impossessando nuovamente degli spazi che l'uomo le aveva rubato: l'inquinamento si è abbassato notevolmente e animali selvatici hanno iniziato a girovagare per le strade delle città (sciacalli, leoni marini, canguri e fenicotteri sono solo alcuni esempi).

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differenza inquinamento marzo 2019 - marzo 2020

Storicamente le pandemie hanno costretto gli uomini a rompere (divertire) dal passato e immaginare il mondo da capo. Anche questa non è diversa: possiamo scegliere di ricominciare trascinandoci dietro il passato fatto di pregiudizi, odio, interessi economici, fiumi inquinati e cielo pieno di fumo oppure immaginare un mondo migliore e lottare per raggiungerlo.  
Gli spazi di discussione sono quindi aperti ma sicuramente non si può negare che la diffusione del virus abbia suscitato un allarme tale da innescare una serie di azioni, riflessioni e ripensamenti che altrimenti non avrebbero avuto luogo. Questo rende la tragedia della pandemia un'effettiva possibilità di miglioramento se verrà supportata da movimenti culturali e politici di massa.

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