mercoledì 13 maggio 2020

Turismo nell'ottocento

L’Ottocento è il “Secolo delle macchine”, il momento in cui, dopo la Rivoluzione Francese e le Guerre Napoleoniche, le macchine si diffondono sempre più in tutta Europa portando progresso ma, allo stesso tempo, conflitti culturali e sociali. 
il mondo del futuro! - le cartoline francesi mostrano come nel ...
Come si immaginavano l'anno 2000 alla fine dell'800
Il ruolo sociale della macchina e, più in generale, della scienza viene messo in discussione, poiché avrebbero potuto rendere artificiale la vita. Nasce il conflitto tra uomo-macchina presente tutt’ora nella nostra cultura moderna.
Nel frattempo, però, la diffusione dell’Industria non si ferma e produzione e consumo diventano, a poco a poco, fenomeni di massa. Le ferrovie, i transatlantici, i voli aerostatici accorciano le distanze e i tempi, migliora la qualità di vita, le città sono illuminate, nascono teatri, biblioteche, vengono allestite esposizioni locali ma anche internazionali.

E’ il periodo della Belle Epoque, ed è proprio in questo ambito che nasce il fenomeno del turismo.

Già nel Settecento esisteva il turismo culturale, come per esempio il “Grand Tour” nato in Inghilterra ma poi allargatosi in tutta Europa.
Nell’Ottocento si comincia ad intraprendere viaggi senza uno scopo serio o una necessità definita, ma semplicemente per divertimento, per sperimentare nuove macchine e nuovi mezzi di trasporto. Naturalmente era un’attività che pochi potevano permettersi, sia per questioni economiche sia per il tempo libero disponibile, non avendo bisogno di lavorare per vivere.

Si sviluppano centri specializzati per ricevere e far divertire i turisti. Le terme, per esempio, luoghi di svago e benessere già ai tempi dei Romani, tornano alla ribalta poiché inserite in un contesto cittadino dove erano presenti altri luoghi di svago come teatri, ristoranti, caffè etc.

Le terme romane: un sito archeologico ben conservato, meraviglioso ...
Terme di Bath (molto popolari all'epoca)

Con lo sviluppo del trasporto ferroviario e di centri meno costosi, il turismo divenne un fenomeno non più limitato solo agli aristocratici ma anche al ceto medio (banchieri, commercianti, impiegati) e addirittura alcuni centri divennero meta di turismo della classe lavoratrice, come per esempio Blackpool, alla fine dell’Ottocento. Nel 1841 fu organizzato da Thomas Cook quello che viene definito il primo viaggio organizzato nell’accezione moderna del termine. Parteciparono 570 persone che in treno percorsero 11 miglia da Leicester a Loughborough al costo di 1 scellino a persona.

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