giovedì 26 marzo 2020

step #4.2: divertire nella MITOLOGIA

Nello step precedente abbiamo analizzato il verbo in questione all'interno della Bibbia, ora proviamo a concentrarci sulla mitologia...

E se pensiamo al divertimento nella Mitologia non può non venirci in mente Dioniso, Dio della fertilità e del vino, ed ispirazione della follia e dell'estasi.
Dioniso era uno delle grandi divinità dell'Olimpo e si distingueva dagli altri appunto per la mancanza di quella sfaccettatura tragica che caratterizzava, in generale, tutti i personaggi della Mitologia.
Ci sono in particolare due miti che raccontano le sue origini.
Secondo il primo mito Dioniso nacque dall'unione tra Zeus e Persefone, regina dell'aldilà. Era, sposa di Zeus, avendo scoperto il tradimento, decise di vendicarsi e incaricò i Titani di uccidere il bambino. Essi, dopo averlo attirato con dei giocattoli, lo squartarono e mangiarono. Zeus, essendo molto legato al figlio, rimase profondamente ferito dal gesto e lanciò i suoi fulmini contro i giganti. Successivamente però si accorse che il cuore di Dioniso non era stato mangiato e quindi riuscì a riportarlo in vita. Dalle ceneri dei Titani invece ebbe origine l'uomo.
Nella seconda invece, più popolare rispetto alla prima, Zeus si innamorò della bellissima principessa Semele e decise di assumere le sembianze umane per poterla conoscere e sedurre. La ragazza rimase così incinta. Anche in questo caso Era ricopre un ruolo importante poiché, accecata dalla gelosia, decise di assumere le sembianze umane e di presentarsi a Semele come nutrice. Così, attraverso una serie di stratagemmi, riuscì a persuadere la principessa a chiedere a Zeus di rivelarsi in tutto il suo splendore. Quest'ultimo, avendo promesso alla ragazza di esaudire ogni suo desiderio, non poté sottrarsi alla richiesta e così, appena mostrò i suoi fulmini, Semele rimase carbonizzata. Egli però riuscì a salvare il bambino dal rogo e lo cucì all'interno della sua coscia: in questo modo, dopo un periodo di incubazione divina, nacque Dioniso. A questo punto Zeus affidò il bambino a Ino, sorella di Semele, e al suo sposo, ma Era, continuando ad essere furiosa, decise di usare la propria astuzia per portare i due genitori alla pazzia. Zeus allora trasformò Dioniso in un capretto in modo da poterlo affidare ad Hermes che, a sua volta, lo diede alle ninfe affinchè lo educassero. Queste si presero cura di lui assieme a Sileno, un anziano molto generoso che aveva il dono della profezia, ma che era quasi sempre in stato di ebbrezza.
Divenne così un bel giovane, molto dinamico e pieno di vita. Inoltre, grazie anche a Sileno, scoprì le coltivazioni della vite: per questo motivo decise di intraprendere un viaggio per insegnare i segreti dell'arte del vino.

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